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Fumare in Realtà Virtuale? Si può, e innesca le stesse reazioni del fumare nella vita reale

Una ricerca di García-Rodríguez e collaboratori dimostra che il fumare in RV riproduce gli stessi effetti del fumare nello spazio reale. Già precedenti ricerche hanno dimostrato che la Realtà Virtuale è efficace nel riprodurre stimoli legati all’atto di fumare. Questi sono in grado di aumentare il craving (desiderio intenso) e di innescare una vera reazione psicofisiologica nei fumatori.

Tuttavia, nessuno studio fino ad oggi ha tentato di simulare il comportamento del fumo stesso mediante la tecnologia VR. Lo scopo di questo studio era valutare l’effetto del fumo di una sigaretta virtuale sui livelli di craving e sulla frequenza cardiaca in un campione di fumatori.

Perché la Realtà Virtuale?

Quanto riprodotto in questa ricerca di García-Rodríguez e collaboratori risponde alla Cue Exposure Therapy. Essa consiste in un’esposizione controllata e ripetuta a stimoli correlati all’elemento di dipendenza. Il fine è ridurre per step la reattività fisiologica attraverso processi di estinzione. Si ha la possibilità di presentare i segnali in varie modalità: procedure immaginarie, multimediali (foto e video) o accessori connessi al fumare (accendini). Negli ultimi anni, l’uso della realtà virtuale ha superato alcuni dei problemi metodologici che limitano l’uso del paradigma dell’esposizione a cue. Infatti fornisce segnali ecologicamente validi e più complessi legati al fumo di sigaretta. Inoltre la Realtà Virtuale offre la possibilità di interazioni più complesse con gli ambienti rispetto all’esposizione passiva, come simulazioni di comportamenti specifici, e questo potrebbe essere utile per approcci clinici.

La ricerca: fumare immersivamente è possibile!

I partecipanti erano 45 volontari fumatori. Sono stati reclutati attraverso annunci situati in tutta la comunità locale. I criteri di inclusione erano:

  • l’età superiore ai 18 anni
  • il fumo di 10 o più sigarette al giorno
  • l’assenza di disturbi psichiatrici o la dipendenza da qualsiasi altra sostanza oltre alla nicotina
  • il non coinvolgimento in un programma per smettere di fumare

L’anonimato e la riservatezza dei partecipanti sono stati garantiti ed è stato da loro firmato il consenso informato. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a tre condizioni RV integrate in un pub virtuale: fumare una sigaretta virtuale, lanciare freccette su un bersaglio o semplicemente essere nel pub virtuale.

Risultati e conclusioni

I risultati hanno mostrato che fumare una sigaretta virtuale ha aumentato significativamente il desiderio e la frequenza cardiaca rispetto alle altre due condizioni sperimentali. Questi risultati rivelano che la simulazione del comportamento del fumo in un ambiente virtualr funziona come un efficace segnale utilizzato per innescare il desiderio sotto il paradigma dell’esposizione al segnale.

Questo è il primo studio a fornire informazioni sull’effetto del fumo di una sigaretta virtuale sulla voglia di fumare. Gli autori hanno scoperto che simulare l’azione di fumare una sigaretta utilizzando un’applicazione di RV è efficace. Infatti ha funzionato come stimolo condizionato che aumenta significativamente i livelli di desiderio e la frequenza cardiaca in fumatori.

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