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I’m a Barbie girl: il body image nel film Barbie

Ci troviamo di fronte alla pellicola cinematografica campione d’incassi di quest’estate, il film “Barbie”. Greta Gerwig è la prima regista donna a raggiungere la più alta cifra mai vista al botteghino, andando a raccontare la bambola più famosa di sempre. Se da un lato sono stati moltissimi gli applausi ricevuti, dall’altro, sono state molte anche le critiche. Secondo molti, la figura della Barbie, è andata nel tempo a rappresentare un oggetto sessuale passivo femminile. La magrezza è il fulcro della bellezza, il che intacca l’autostima delle ragazze e delle donne, che non si immedesimano in quella bambola definita “ideale”. Il body image nel film Barbie è realistico?

Body image: come ti vedi?

L’immagine corporea o body image, è un costrutto definito da fattori oggettivi, e da altri più soggettivi che variano da persona a persona. Fa riferimento a come ci si percepisce, rispetto a l’immagine del proprio corpo, e di conseguenza a quanto ci si sente attraenti. È il risultato complesso dell’interazione tra le nostre percezioni, e una serie di generalizzazioni e credenze, che arrivano invece dal mondo esterno. Fa parte dell’identità personale ed è costituita da diverse componenti:

  • Cognitiva: pensieri e credenze sul corpo
  • Percettiva: come le persone percepiscono dimensioni, forma e parti del corpo
  • Affettiva: sentimenti in riferimento al proprio corpo
  • Comportamentale: azioni che si compiono per controllare o nascondere il proprio corpo

Quando il body image diventa problematico

Se questa immagine del corpo, tende ad essere negativa, si può andare incontro a un disturbo dell’immagine corporea, che si manifesta come disturbo della percezione (distorcere la propria immagine) e del concetto (insoddisfazione del proprio corpo). Ad un livello comportamentale, osserviamo invece l’evitamento, il controllo del corpo, e la dieta. L’insoddisfazione della propria immagine risulta essere una discrepanza tra l’immagine corporea e la propria immagine idealizzata. Il periodo critico nello sviluppo dell’immagine corporea è l’adolescenza. Sia per via dei cambiamenti fisici e sociali che avvengono in questa età, sia per l’influenza dei genitori. Ma non dimentichiamo che anche durante l’infanzia, diversi fattori come genere, gruppo dei pari, moda, confronto con i social media e le trasformazioni fisiche (capelli, acne, sviluppo del seno…) mettono il bambino, in seria difficoltà.

E se pensassimo ad una bambola diversa?

Nell’intervista di Emma Marris, ascoltiamo le parole della Dott.ssa Jennifer Webb, psicologa clinica della salute, presso l’Università della Carolina del Nord. La domanda che le si pone è: la bambola Barbie rappresenta nel complesso una buona o cattiva immagine per le ragazze e le donne? Quale impatto ha il body image nel film Barbie sulle adolescenti? Dato che Barbie, ancora una volta, è stata rappresentata da una delle star di Hollywood più belle di sempre, che racchiude lo stereotipo di bionda, bianca e magra. La Dott.ssa, spiega come ci sia una grande difficoltà, da parte della letteratura, negli ultimi 20 anni, nello stabilire questa correlazione, che troverebbe un nesso tra l’esposizione alla classica bambola barbie, e un impatto negativo sull’immagine corporea delle adolescenti. Ulteriori ricerche che hanno preso in esame un campione di ragazze comprese fra i 3-10 anni, ha dimostrato che presentando bambole con diverse dimensioni corporee (più grande, una Barbie formosa di nuova generazione) le bambine tendevano a percepire più negativamente le bambole più formose.

Il progetto Mattel

Proprio in riferimento a questo, un progetto della Mattel ha portato alla nascita di Barbie diverse da quella “ideale”. Hanno le articolazioni più mobili, il che permette di riprodurre un gioco più attivo, rendendo la bambola più agente e meno oggetto. Le grosse complicanze che si riscontrano in questi studi è, ad esempio, che quasi tutte sono state fatte in paesi occidentali come Regno Unito, Australia e Stati Uniti. Per questo motivo sarebbe importante approfondire la ricerca anche in altre parti del globo.

L’elemento fondamentale che osserviamo in ogni cultura riguarda il gioco, uno strumento importantissimo, attraverso il quale le giovani menti si formano. Per questo motivo, un primo passo da fare, se tali studi venissero confermati, è quello di rivedere il concetto di “ideale”, adattandolo alla società di oggi.

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