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Un videogioco può insegnarti la gentilezza?

“Father and Son” è il nome del videogioco del museo Archeologico di Napoli. Una storia di ritrovamenti personali, quella che fa da sfondo al completamento delle varie missioni tipiche dei giochi, tra presente e passato. 

Un protagonista ha perso suo padre e ripercorre i suoi ricordi nella casa di Napoli. Allo stesso modo ripercorre una parte di storia antica da scoprire con i suoi miti e i suoi personaggi a mano a mano che ci si addentra nel museo.

Una piccola panoramica del videogioco

Il videogioco “Father and Son” è stato realizzato dall’Associazione TuoMuseo sotto la guida di Fabio Viola ed è stato lanciato nel marzo del 2017 dopo un lungo periodo di sviluppo di due anni. Ad oggi, il gioco ha raggiunto quasi 1 milione e mezzo di download e può essere scaricato in sette lingue diverse.

Nato come ponte tra passato e presente, sia in termini archeologici che in termini personali e psicologici, accompagna Michael alla scoperta di sé. L’intero story line ripercorre il ritrovamento di una lettera che Michael riceve da parte del padre che lo invita a tornare nella sua vecchia città: Napoli.

Il giocatore ha la possibilità di scegliere tra diverse opzioni che influenzeranno l’esito del gioco, portandolo a diverse conclusioni personalizzate. Il gioco diventa così un’esperienza interattiva e coinvolgente per conoscere un nuovo lato di sé, oltre alla cultura del luogo.

La storia del protagonista

La linea narrativa di fondo inizia con l’esperienza personale di un ragazzo alla ricerca di tracce della vita di suo padre. Diventa, così, una storia universale e senza tempo, dove il presente e il passato si alternano in una serie di scelte significative per il giocatore.

Il giocatore ha la possibilità di incontrare 10 personaggi differenti e di diverse epoche storiche che lo porteranno a riflettere tematiche attuali e complesse come la morte (del padre, ma anche come concetto astratto), l’amore, il sacrificio.

L’esempio più lampante è la coppia che si ritrova a dichiararsi amore prima dell’eruzione di Pompei. Si avrà la possibilità di interagire con domande e considerazioni su un avvenimento già scritto. Ogni decisione presa cambierà lo svolgersi del gioco, dalle piccole interazioni alle riflessioni di Michael, così come nella vita reale, le riflessioni proprie del giocatore.

Le azioni di gratitudine regalano “punti”

All’interno del gioco, oltre alla linea narrativa e storica, sono nascoste delle azioni gentili che aiuteranno il giocatore a guadagnare punti bonus e aiuti – come sbloccare una bicicletta per muoversi in strada.

Ecco due trucchi svelati:

  • All’uscita dalla casa nel gioco c’è una signora anziana che ripercorrerà con Michael i ricordi di suo padre. Sarà chiesto al giocatore di decidere cosa dire e il tono da utilizzare; dopo qualche giorno di conversazione sarà possibile ricevere un bonus – ma attenzione bisogna ricordarsi di essere gentili!
  • Lungo la strada che porta al museo ad un tratto dello story line comparirà un venditore di frutta con un carretto: anche in questo caso dopo varie conversazioni si sbloccherà un bonus.

NB Non tutti i giocatori potrebbero avere accesso a questi bonus (e ad altri nascosti), è bene ricordare che l’intero gioco ha un corso diverso in base alle singole scelte prese giornalmente e in tutte le decisioni e conversazioni con i personaggi. 

Tra videogioco e realtà

Così come nella vita le scelte che facciamo ci conducono a strade diverse, così nel gioco il finale e lo svolgimento saranno differenti.

Questo parallelismo non è che l’apice: un gioco guidato dall’intelligenza artificiale che modifica la storia in base alla nostra personalità e aiuta a comprendere il peso che le azioni hanno. Anche se piccole come una parola detta in modo frettoloso. L’augurio è quello di trasportare nella quotidianità ciò che si è imparato. Non solo a livello accademico, fornendo una parola di conforto, maggiore auto consapevolezza e un orecchio di ascolto.

 
Questo videogioco è l’esempio lampante di come la storia interseca il presente, l’istruzione interseca il divertimento ma soprattutto il gioco interseca la realtà.

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