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Hanson Robotics: nasce la piccola Sophia

La “Hanson Robotics” fondata da David Hanson è un’azienda leader nel settore dell’Intelligenza Artificiale. Ha come obiettivo quello di sviluppare dei software cognitivi di altissima qualità per dare vita a dei robot di ultima generazione sempre più simili all’uomo tanto da rimanere increduli di fronte ad uno di essi per quanto impressionanti siano le somiglianze con la razza umana.

Le innovazioni della Hanson Robotics

Questa azienda crea dei framework di Intelligenza Artificiale che includono il ragionamento simbolico e un database di ampie conoscenze. Questi combinati con le numerose tecnologie di percezione dei robot danno vita a delle importanti innovazioni nel campo dell’IA:

  • ragionamento orientato agli obiettivi
  • architettura cognitiva
  • dialogo con linguaggio naturale
  • animazione intelligente

I robot della Hanson Robotics perché ci somigliano?

I robot da loro progettati sono i più simili all’uomo. Sono dotati di una personalità coinvolgente e sono in grado interagire emotivamente in maniera molto profonda con l’uomo. Riescono a mantenere il contatto visivo, comprendono un discorso anche se complesso o delicato, intraprendono delle conversazioni in modo del tutto naturale. Per ultimo ma non meno importante, apprendono attraverso l’esperienza proprio come le persone. I loro volti sono stati creati con l’aiuto di un materiale molto particolare che deriva dalla gomma detta “Frubber” una pelle nanotecnologica che imita i muscoli umani e si presenta identica alla nostra pelle e permette di riprodurre fedelmente più di 60 espressioni facciali diverse.

Benvenuta piccola Sophia!

“Little Sophia” così chiamata, è un robot umanoide a misura di bambino ed è il nuovo grandioso progetto della Hanson Robotics. Il piccolo robot non è altro che la sorellina del robot “Sophia” altro grande traguardo raggiunto da questa azienda anni fa. Questa piccola bambola robot dedicata ai bambini dagli 8 anni in su ed alta circa 35 centimetri è in grado di cantare, giocare, ballare e reagire ai comandi vocali esprimendo sensazioni come la tristezza, la felicità e lo stupore. Per piacere ai bambini ha un viso molto espressivo e possiede anche una funzione di realtà aumentata che consente di vestirla in modo stravagante e pettinarla con look sempre diversi proprio come se fosse una normale bambola. Inoltre è capace di insegnare ai bambini le prime nozioni sull’intelligenza artificiale, in particolare le discipline STEM (dall’inglese science, technology, engineering and mathematics), il coding e la programmazione informatica.

La piccola Sophia ci può aiutare?

 L’obiettivo della “Hanson Robotics” è quello di sostenere e incoraggiare i futuri scienziati, sviluppatori, ingegneri e robotici. La crescita dei posti di lavoro STEM in futuro salirà alle stelle. Si evidenzia tuttavia una mancanza di donne in questi campi il che significa meno modelli di ruolo femminili, sia per le attuali dipendenti STEM che per le ragazze che stanno ancora formando scelte di carriera. Non ci sono prove che le ragazze siano meno capaci in questi campi, ma piuttosto che spesso si “sentono” meno capaci, in parte a causa degli stereotipi. La missione della piccola Sophia sarà quella di aiutare a far conoscere le STEM, il coding e l’intelligenza artificiale ai bambini. In particolare alle ragazze in un modo divertente, sicuro, stimolante e interattivo. Un mossa che farà la differenza nell’invertire le tendenze attuali.

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