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Progetto “includiamoci”: connubio di Art Therapy e Realtà Virtuale

Il progetto “Includiamoci” nasce dall’esigenza di un’inclusione sociale di persone con disabilità cognitive e difficoltà relazionali. È un progetto tutto Italiano che combina arte e nuove tecnologie.
Ventuno persone tra i 28 e i 50 anni hanno partecipato a laboratori di Art Therapy e Realtà Virtuale per avere la possibilità di esprimere sé stessi in un linguaggio unico. Creatività e divertimento prendono il posto di scrittura e verbalizzazione!

Art Therapy e inclusione

L’arte è una forma di espressione individuale che permette a ciascuno di esprimere sentimenti ed emozioni. L’Art Therapy, o arteterapia, è una tecnica affiancabile alla psicoterapia. Attraverso la danza, la pittura, la musica e tanti altri tipi di linguaggi non verbali l’Art Therapy permette l’esternalizzazione di sé stessi. Il terapeuta ha lo scopo di mettere in contatto la persona con le sue difficoltà emotive. Il fine ultimo è quello di mettere il soggetto nella posizione di esprimere sentimenti con creatività. Attraverso uno scarabocchio o immagini più elaborate prende vita il progetto “Includiamoci”.

Vari studi hanno dimostrato che l’Art Therapy migliora la vita di persone che stanno affrontando un disagio fisico o psicologico rafforzando la loro autostima e promuovendone l’inclusione. Sulla base di queste evidenze, il progetto “Includiamoci” inserisce al suo interno l’arteterapia. I ventuno partecipanti hanno dato vita a varie forme di espressione artistica: disegno, modellazione di creta, collage, musica, performance teatrali.

Quindi, il progetto “Includiamoci” aveva due obiettivi principali:
– Costruire un museo in Realtà virtuale con le opere dei partecipanti;
– Sviluppare una scenografia digitale per uno spettacolo teatrale.

Dall’Art Therapy al museo virtuale

Nei laboratori di arteterapia ogni partecipante doveva produrre opere grafiche basate su varie tematiche. Ognuno aveva la possibilità di raccontare la sua storia e le proprie aspirazioni e passioni attraverso il disegno o la modellazione della creta.

Le opere realizzate dal gruppo sono state riprodotte in realtà virtuale creando un vero e proprio Museo Virtuale.
La realtà virtuale immersiva consente un pieno coinvolgimento dell’utente al suo interno. Attraverso un visore le persone potevano vedere in prima persona un ambiente in cui erano presenti le opere create attraverso argilla o pennarelli. Il museo virtuale era esplorabile a 360° e le persone si spostavano all’interno tramite l’uso di un controller come un puntatore laser.
Puntando, infatti, il controller destro nella posizione del museo desiderata e cliccando un singolo pulsante gli utenti potevano muoversi all’interno dell’ambiente virtuale.

La Realtà Virtuale all’interno del progetto “Includiamoci” è un mezzo inclusivo che offre la possibilità a persone con disabilità di esplorare in autonomia e sicurezza un ambiente emotivamente coinvolgente. Nel Museo Virtuale ciascuno poteva consultare i disegni e le sculture in argilla prodotte durante il laboratorio di Arteterapia.

All’interno dell’ambiente virtuale è stata creata anche una sala cinematografica nella quale veniva riprodotto un filmato. Le scene mostravano foto dei partecipanti durante l’esperienza creativa e le video interviste girate durante i laboratori di Art Therapy.

Ma non è finita qui!!

In base ai contenuti di alcune poesie di Gianni Rodari i partecipanti al progetto “Includiamoci” hanno disegnato figure, lettere, concetti coerenti coi temi trattati dall’autore. Le opere dei ragazzi sono state animate dalla realtà aumentata tramite un computer ed un video proiettore. La realtà aumentata aggiunge o toglie elementi dalla scena arricchendo la nostra percezione della realtà. In questo modo, i lavori artistici del progetto “Includiamoci” hanno creato una scenografia digitale da sfondo alla rappresentazione teatrale “Il Paese senza errori”.

In conclusione…

Alla fine del laboratorio tutti i partecipanti al progetto “Includiamoci” hanno riportato alti livelli di benessere relativi ad una maggior autostima, consapevolezza di sé, una crescita delle abilità sociali.

Dunque, la realtà virtuale immersiva e la realtà aumentata si sono rivelate centrali nella partecipazione sociale di persone con disabilità cognitiva e/o difficoltà sociali. Il progetto “Includiamoci” ha mostrato, infatti, come le nuove tecnologie possono promuovere il diritto delle persone all’espressione e all’inclusione.

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