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Parkinson

Parkinson e Realtà Aumentata: riabilitiamo il divertimento!

La malattia di Parkinson, dopo l’Alzheimer, è la malattia neurodegenerativa più diffusa al mondo. Parliamo di una nuova soluzione per la riabilitazione dei pazienti con Parkinson in Realtà Aumentata.

Il Parkinson insorge mediamente a 55 anni ma, la sua incidenza aumenta con l’avanzare dell’età. Quindi, per via dell’invecchiamento della popolazione il morbo di Parkinson diventa questione di urgenza tanto per le risorse sanitarie quanto per la popolazione. La Realtà Aumentata potrebbe essere una soluzione per migliorare la qualità di vita di questi pazienti riabilitando la deambulazione attraverso il divertimento!

Ma qual è la causa del signor Parkinson?

Esso sorge per via della perdita di neuroni dopaminergici. Essi, rilasciando dopamina ai gangli della base, consentono il controllo del movimento ma incidono anche su apprendimento, pianificazione, memoria di lavoro ed emozioni. A causa di carenza di dopamina ai gangli della base si genera il morbo di Parkinson con conseguenti tremori, rigidità, andatura anomala, instabilità posturale e congelamento dell’andatura.

Non c’è niente che si possa fare?

In realtà il signor Parkinson ad oggi è incurabile. Tuttavia, una terapia farmacologica o chirurgica hanno dato i loro effetti sebbene con non poche complicazioni: la farmacoterapia potrebbe avere effetti collaterali e l’intervento chirurgico più efficace (la stimolazione cerebrale profonda) ha dei costi inaccessibili per molte persone.

Ciò che si rivela essere maggiormente efficace a lungo termine sembra essere una terapia riabilitativa continua.

Tuttavia, la continuità e perseveranza nella terapia spesso vengono infrante dalla mancanza di motivazione: la difficoltà di accedere a centri riabilitativi per il paziente con Parkinson e i miglioramenti non da subito evidenti rappresentano le principali minacce alla continuità della terapia. Ad oggi non c’è una cura per il Parkinson ma è possibile rendere più semplice e divertente la riabilitazione di questi pazienti!  

Parkinson e Realtà Aumentata: bacchetta magica?

La Realtà Aumentata (o RA) è un tipo di tecnologia immersiva che consente di aggiungere elementi virtuali sull’ambiente reale attraverso dispositivi mobili (smartphone, tablet), occhiali o altri dispositivi di visualizzazione. Tali scenari consentono al soggetto di provare un certo senso di coinvolgimento e sono stati impiegati con successo nella terapia di riabilitazione di pazienti con Parkinson.

Vediamo come..

In uno studio dell’Università di Taiwan, cinque pazienti con Parkinson hanno usato un visore con una telecamera esterna che produce immagini in tempo reale dell’ambiente a cui sovrappone dei segnali visivi. Inoltre, tale dispositivo è capace di raccogliere dati come la distanza dei passi e la loro altezza. La media di un passo della popolazione normale è circa di 50 cm, mentre i pazienti con Parkinson hanno una distanza media del passo di 35 cm. Per migliorare la deambulazione e l’equilibrio di questi pazienti aumentando in loro motivazione e divertimento nella riabilitazione sono stati utilizzati i Serious Games in RA. Sono giochi che hanno l’obiettivo di potenziare o creare competenze.

Il Serious Game è stato progettato su tre livelli. In ognuno dei livelli i pazienti dovevano fare dei passi, progressivamente più lunghi (35, 45, 55 cm), calpestando dei target visivi che, grazie all’RA, apparivano sul pavimento. A ogni target calpestato, il dispositivo inviava un feedback sonoro e i pazienti ricevevano un punto come reward. Il percorso presentava anche delle svolte e spronava i pazienti ad alzare le gambe tra un passo e l’altro per non calpestare ostacoli (segnali visivi di “buche” poste tra due target di passi).

A che livello sei arrivato?

Il Serious Game costruito su livelli e a punti si è dimostrato valido per mantenere alta la motivazione alla riabilitazione. Inoltre la modalità di gioco con reward potrebbe innescare una sana competizione tra i pazienti che lo utilizzano, aumentando quindi la socializzazione.

Parkinson e Realtà Aumentata: conclusione

Tutti i partecipanti allo studio si sono mostrati entusiasti di questo strumento e la maggior parte di loro ha ottenuto miglioramenti nella deambulazione e nell’equilibrio. Al momento i risultati positivi non sono generalizzabili per via delle piccole dimensioni del campione. 

Aggiungendo elementi al contesto del paziente, la Realtà Aumentata consente una riabilitazione stimolante e permette di migliorare le difficoltà di deambulazione di questi pazienti.

Inoltre la RA permette ai pazienti di seguire il loro percorso riabilitativo rimanendo in casa. Questo libera i caregiver dai continui spostamenti dovuti alla riabilitazione in ospedale, e supporta la continuità della riabilitazione dei pazienti con Parkinson, riaccendendo anche il divertimento!

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