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Realtà Virtuale Immersiva per la valutazione delle funzioni quotidiane degli adulti più anziani.

Tina: una 91enne alle prese con la Realtà Virtuale

Nella valutazione del funzionamento delle persone con deterioramento cognitivo, i test che valutano la capacità di eseguire compiti quotidiani rappresentano una valida soluzione, sostituendo i più limitati questionari self-report e informativi.

Infatti i test funzionali basati sulle prestazioni sono oggettivi, standardizzati, consentono un confronto sistematico tra gli individui e forniscono informazioni dettagliate sulla qualità dei comportamenti durante lo svolgimento naturale delle attività.

D’altra parte però questi test non sempre riescono a mettere in luce le difficoltà minori, specialmente quando si parla di attività quotidiane.

Per questo motivo, a differenza di quanto si possa pensare, non vengono ampiamente utilizzati negli studi di ricerca, anche perché richiedono sforzi elevati per la somministrazione e per lo scoring.

In questo contesto la Realtà Virtuale ha guadagnato sempre maggiore credito come tecnologia impiegata per l’assessment a servizio del settore sanitario.

La RV potrebbe ridurre il tempo richiesto per la somministrazione e lo scoring delle valutazioni tradizionali, senza sacrificare la validità ecologica.

Per questo motivo alcuni studiosi dell’Università Sapienza di Roma hanno proposto una soluzione in Realtà Virtuale Immersiva per la valutazione del funzionamento quotidiano degli adulti più anziani.

La valutazione di Tina

Lo scopo è stato quello di valutare la fattibilità di un ambiente di Realtà Virtuale Immersiva per la valutazione delle abilità quotidiane degli adulti più anziani.

In primo luogo si presenta il caso di una donna anziana (Tina). Tina non ha particolari competenze informatiche o tecnologiche e possiede un livello di istruzione medio. 

Tina è stata osservata mentre svolgeva un’attività quotidiana in un contesto virtuale immersivo con due tipi differenti di interfacce (controller vs sensore).

A Tina, infatti, è stato richiesto di preparare la colazione sia nella realtà (Real Action Test, RAT), sia in Realtà Virtuale (Virtual Reality Action Test, VRAT).

Il VRAT include la raccolta automatica e in tempo reale dei dati di movimento, nonché dei parametri fisiologici e cinematici.

La performance RV è stata confrontata con la performance dello stesso compito con oggetti reali al di fuori dell’ambiente virtuale.

 I confronti sono stati fatti su diverse dimensioni, tra cui:

  • la qualità dell’esecuzione del compito (ad esempio, l’ordine degli step del compito, gli errori, l’uso e la velocità dei movimenti della mano);
  • l’impressione soggettiva (ad esempio, atteggiamenti, presenza, cybersickness e usabilità),
  • i marcatori fisiologici dello stress.

L’ecologia della Realtà Virtuale

I risultati hanno mostrato somiglianze nella qualità delle prestazioni, nello stress e nei reports soggettivi tra il RAT ed entrambe le condizioni del VRAT.

Inoltre si evincono valutazioni positive e assenza di cyber sickness per la valutazione in RV.

I risultati dimostrano chiaramente la fattibilità della RV immersiva per la valutazione del funzionamento quotidiano, anche in un adulto anziano con un’esperienza informatica molto limitata, nessuna precedente esposizione alla RV, esperienze educative medie e lievi difficoltà cognitive.

Il potenziale di questo metodo pone le premesse perché la RV diventi uno strumento ampiamente usato per la valutazione delle funzioni cognitive negli anziani!

IDEGO E CEREBRUM

IDEGO ha progettato e realizzato Cerebrum- Virtual Cognitive Rehabilitation, un’applicazione di Realtà Virtuale per la riabilitazione cognitiva. Grazie a CEREBRUM il paziente può immergersi in situazioni esperienziali che simulano la realtà quotidiana.

L’approccio è altamente ecologico e utilizza elementi riabilitativi appartenenti alla vita di tutti i giorni, permettendo così di stimolare e ricercare soluzioni efficaci e facilmente generalizzabili al di fuori del setting terapeutico-riabilitativo.

Sei interessato a saperne di più sulle potenzialità della Realtà Virtuale Immersiva?

Di questo e altri argomenti trattiamo nella Community di Psicologi Digitali, se sei interessato seguici qui.

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