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Virtual Human for Solidarity: La RV in aiuto dei più piccoli

Sono ormai noti i benefici della Realtà Virtuale nei contesti ospedalieri, sia al servizio dei più piccoli che degli adulti. Infatti sembrerebbe che la RV sia efficace per distogliere l’attenzione dallo stimolo dolorifico (o attivante) impegnando il paziente in attività più piacevoli (qui).

Sulla scia dei risultati scientifici, il Policlinico Gemelli di Roma avvia il progetto Virtual Human for Solidarity per piccoli bambini ricoverati e per le loro famiglie. 

Vediamo insieme di cosa si tratta! 

Il progetto per i piccoli ricoverati

Virtual Human for Solidarity è finanziato da Netgroup, un’azienda di cybersecurity e trasformazione digitale Made In Italy che lavora servendosi delle più moderne tecnologie. Il progetto è parte di un altro più ampio dal nome “Home” supportato dall’Associazione Trenta Ore per la Vita. Questo consiste sia nel creare una struttura familiare all’interno del Policlinico Gemelli, sia nel dotare l’ambito ospedaliero di moderni visori al servizio dei più piccoli e dei loro genitori.

La moderna terapia della distrazione 

L’avere dei visori a disposizione permetterà di calare bambini e genitori in diverse esperienze immersive, garantendo una sorta di terapia della distrazione. 

Nelle aree ospedaliere che aderiscono al progetto, chi vorrà potrà sperimentare degli scenari virtuali che non hanno effetti collaterali, piuttosto producono notevoli benefici. 

I piccoli coinvolti saranno prevalentemente quelli affetti da malattie che richiedono delle cure lunghe, come l’atrofia muscolare spinale e la distrofia muscolare di Duchenne. I visori, in questo caso, offriranno contenuti sempre differenti ed estremamente interattivi, così da non annoiarsi mai! 

La RV è un nuovo amico per i più piccoli!

Oltre alla possibilità di ingannare la mente dei piccoli facendogli dimenticare di trovarsi in ospedale, alcune esperienze immersive in RV permettono di allenare anche la parte muscolare effettuando prove motorie in parallelo alle cure tradizionali. Inoltre ci si aspetta un miglioramento dei livelli di ansia e depressione sia nei bambini che nei caregivers. 

Oltre a ciò, nel caso in cui alcuni bambini avessero difficoltà ad andare fisicamente dal medico che li ha in cura, avrebbero la possibilità di esercitarsi nell’ambiente virtuale.

Hanno pensato proprio a tutto… 

I visori sono stati progettati in modo da essere leggeri e comodi da usare. Inoltre c’è la possibilità di non utilizzare i controllers, ma di interagire solo con il proprio corpo, il che è utile per chi ha difficoltà motorie. 

Oltre a ciò, le esperienze immersive sono classificate per età e caratterizzate da cambiamenti cromatici che aumentano le stimolazioni multisensoriali.

Parola a… 

Si esprime così Giuseppe Mocerino, Presidente di Netgroup:

“La tecnologia ricopre un ruolo fondamentale nella vita di tutti, soprattutto se pensiamo alla sfera della salute. Per dare maggior valore al nostro impegno al fianco di “Trenta ore per la vita”, abbiamo unito alla nostra competenza tecnologica lo studio delle ricerche scientifiche sull’uso terapeutico della realtà virtuale: così potremo contribuire al miglioramento della vita di chi, tutti giorni, combatte tante difficoltà, sia come paziente, sia come medico” 

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