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Il ruolo dei media nel rapporto genitori-figli

Sono numerosi i cambiamenti che l’introduzione delle nuove tecnologie e dei moderni dispositivi digitali hanno prodotto all’interno della famiglia. La rivoluzione digitale, abbracciata entusiasticamente dai bambini, mette infatti a dura prova i genitori, chenon sempre detengono competenze sufficienti  per supportare i figli a un uso responsabile dei media. Allo stesso tempo, il ruolo del genitore come guida in questo ambito appare di fondamentale importanza e sempre più attuale.

L’uso che i giovani fanno dei nuovi media, e il rapporto che i loro genitori hanno con questi ultimi, è al centro di una ricerca realizzata da People, società milanese di ricerche di mercato, per conto di Terre des Hommes, organizzazione impegnata nella protezione dei diritti dell’infanzia.

La ricerca ha tracciato quattro tipologie di genitori rispetto al loro atteggiamento nei confronti del rapporto tra figli e new media.

I più numerosi sono i cosiddetti Ansiosi (35% degli intervistati) che, coscienti di non essere preparati alla continua evoluzione tecnologica, impongono ai propri figli divieti e regole di utilizzo, a volte senza essere in grado di argomentarli.

Il 26% dei genitori, i Compiaciuti, si dimostra orgoglioso del fatto che i propri figli sappiano destreggiarsi tra i nuovi media, considerando questo fattore un tangibile segnale di autonomia e intelligenza. Tale motivazione li spinge ad operare uno scarso controllo sull’utilizzo dei media.

Il 21% del campione viene definito Permissivo, ovvero genitori indulgenti che, non imponendo limiti o divieti, lasciano ai new media il compito di balia per i propri figli. Solo il 18% degli intervistati, i cosiddetti Esperti, sembrerebbe conoscere potenzialità, rischi e modalità di utilizzo dei nuovi media, ed essere disposto ad insegnare ai propri figli come gestirne l’utilizzo, attraverso regole condivise e dialogo.                                                                                                                    

Appare evidente quanto oggi più che mai sia necessaria una formazione “di base” sui principi fondamentali che dovrebbero normare l’utilizzo dei media. I ragazzi non possono essere lasciati soli in questo compito, ma necessitano di essere aiutati e guidati; allo stesso tempo non tutti i genitori possiedono gli strumenti necessari per svolgere con consapevolezza questa funzione, e per questa ragione occorre che essi siano formati e “medialfabetizzati”, in modo da poter aiutare i propri figli a riflettere con maggiore criticità sulle nuove tecnologie e sull’uso che possono farne.

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