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Perchè ci sentiamo sempre più soli?

Stiamo diventando più soli.

Il General Social Survey ha scoperto che il numero di americani senza amici stretti si è triplicato dal 1985. “Zero” è il numero più comune di confidenti, riferito da quasi un quarto degli intervistati.

Allo stesso tempo, il numero medio di persone con cui gli americani sentono di poter parlare di “questioni importanti” è diminuito da tre a due.

La solitudine appare sempre più diffusa. Due possibili spiegazioni.

Innanzitutto, incredibilmente, la solitudine è contagiosa.

Uno studio del 2009 con un campione di circa 5.000 persone, dal 1948, ha rilevato che i partecipanti avevano il 52 per cento di probabilità in più di mettere in atto un comportamento evitante, di essere solitari, se qualcuno con cui erano direttamente connessi (ad esempio un amico, un vicino, un collega , o membro della famiglia) era un solitario.

Le persone che non sono solitarie tendono a diventare più solitarie se frequentano persone che sono solitarie.

 

Come ha detto il dottor Nicholas Christakis al New York Times, in un articolo del 2009 sui risultati dello studio sopracitato, una sola persona può “destabilizzare una intera rete sociale”.

Le conseguenze di essere soli?

Gli adolescenti solitari presentano più stress rispetto a quelli non soli.
Le donne solitarie letteralmente si sentono più affamate.
Infine, sentirsi soli aumenta il rischio di morte del 26 per cento e raddoppia il rischio di morire per malattie cardiache.

Ok, la solitudine è intrinsecamente contagiosa, ma perché è appena peggiorata?

Il secondo motivo della solitudine delle nuove generazioni, udite udite, è che Internet la amplifica, in un certo senso la rende virale. Non è un caso che la solitudine abbia cominciato a crescere due anni dopo che Apple ha lanciato il suo primo personal computer commerciale.
Ironia della sorte, usiamo Internet per alleviare la nostra solitudine. La connessione sociale non richiede più un’auto, una telefonata o un piano – solo un clic.

E sembra funzionare: i giocatori di World of Warcraft sperimentano meno ansia sociale e meno solitudine quando sono in linea, rispetto al mondo reale.

Internet migliora temporaneamente la soddisfazione sociale e le persone che si sentono sole hanno maggiori probabilità di mettersi online quando si sentono isolati, depressi o ansiosi.

Un motivo per cui l’Internet ci rende solitari è che si tenta di sostituire rapporti reali con le relazioni online.

Anche se temporaneamente ci sentiamo meglio quando ‘incontriamo’ virtualmente gli altri, queste connessioni tendono ad essere superficiali e, in definitiva, insoddisfacenti. I contatti sociali in linea non sono “un’alternativa efficace per le interazioni sociali offline”.

La stessa presenza degli strumenti digitali, e di una connessione internet, ci allontana dagli altri anche quando siamo in situazioni sociali.

Intorno ad un tavolo con altre persone, ad una festa, durante un aperitivo o una cena, quando l’altro mette gli occhi sullo smartphone comunica un messasggio chiaro e diretto: qualcos’altro, o qualcun altro, merita più attenzione, è più interessante, è più coinvolgente, è più urgente.”

Ed ecco che anche la connessione è contagiosa.

Usare lo smartphone è come uno sbadiglio. Se lo fanno gli altri, viene da farlo anche a te.

Perché? Autodifesa, lo fa lui lo faccio anche io.
Come per dire, non sei solo tu a distogliere il focus e a mettermi in secondo piano, lo faccio anch’io.

Oppure la famosa FOMO, fear of missing out, cosa starà accadendo là fuori?
Lui sta controllando, è aggiornato, io no. Ed eccoci, con lo smartphone in mano.

Uno studio del 1965 ha scoperto che quando le scimmie erano confinate in una camera di isolamento solitario, chiamata “pozzo della disperazione”, una volta reintrodotte nella loro colonia, mesi dopo, venivano escluse.

Insomma se esci dalla scena sociale, puoi far più fatica a reintrodurti. E’ questo il messaggio che dobbiamo portarci dietro? Ed è questo il motivo per cui disinvestiamo dalle ‘poche’ relazioni reali e solide che abbiamo intorno e siamo costantemente, a volte compulsivamente, impegnati a mantenere ‘mille’ connessioni virtuali.

Di quante facce digitali (schermate, filtrate, posto-prodotte su Instagram, Facebook, Tinder ecc.) è composta la vostra cerchia di persone? E di quante facce vere?

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