7 conseguenze dei social sulle persone ansiose
Anche se non sempre ce ne rendiamo conto, i social media contribuiscono ad aumentare il senso di ansietà, stress e malumore.
Crowdtap, piattaforma di social marketing, ha condotto una ricerca che ha evidenziato come le persone tra i 18 ei 36 anni spendano quasi 18 ore al giorno usando diversi tipi di social media. Sembra che la nostra vita possa fondamentalmente essere divisa in: dormire, mangiare e Facebook.
Ok, forse è un’esagerazione, ma quanto in fondo invece – se ci riflettiamo – c’è di vero?
Ecco sette impatti negativi che i social media possono avere sulle persone ansiose:
Confronti te stesso agli altri (in continuazione)
Quando la domenica mattina scorri la home di Facebook e vedi tutte le cose divertenti che i tuoi amici hanno fatto la sera prima, improvvisamente ti sentirai frustrato per la tua nottata a bassa frequenza. I social media, per forza di cose, portano le persone a confrontare costantemente la propria vita con quella degli altri; appena cadiamo in questa trappola, i nostri livelli di ansia tendono a salire: ci sentiamo terribilmente più insicuri rispetto al nostro stile di vita. Gli altri sembrano, improvvisamente, più funzionanti, adeguati, capaci, socievoli, inseriti e socialmente abili.
È importante tenere a mente che ognuno di noi propone sui social media – intenzionalmente – la migliore versione di sè, quindi ciò che vedete non è l’intero quadro della situazione (anzi). Inoltre i buchi informativi vengono spesso riempiti con il frutto della nostra ansia ed ecco che gli altri diventano tutto ciò che noi vorremmo ma non riusciamo ad essere.
Ti fanno sentire come se non stessi facendo abbastanza
Gli utenti dei social amano annunciare la loro ultima promozione sul posto di lavoro, gli impegni professionali, le soddisfazioni scolastiche e universitarie. Ammettiamolo, è fastidioso. Allo stesso tempo è anche potenzialmente dannoso per le persone ansiose, che per natura tendono a seguire la ruota di pensieri (depotenzianti e disfunzionali) volti a confermare il proprio senso di inadeguatezza.
Diminuiamo il nostro utilizzo dei social media e applichiamo la regola del “diviso 3”: spesso dietro al bisogno di ostentare grandi successi, si nasconde insicurezza (uno stage potrebbe magicamente essere esibito come un posto di lavoro da sogno).
“Gli altri sono più socialmente abili di me!”
Guardare il modo in cui, con serenità e scioltezza, le persone comunicano tra loro su Twitter a colpi di stati brillanti e ironici, prendendo valanghe di ‘cuori’, spesso mi lascia di stucco. Sono tutti così spiritosi e amichevoli, tutti così abili a farsi voler bene: lo fanno apparire così semplice.
Questo è stressante. Ci porta a pensare di non essere sufficientemente simpatici o capaci socialmente: la gente non ci nota, non ci vuole, non ci sente e non ci vede. Non è così. Rimedi: passare meno tempo sui social, non paragonarti agli altri, imparare a fare un uso corretto di questi nuovi di mezzi di comunicazione.
Dubiti di te stesso…
Quando le persone cominciano a confrontarsi con quello che vedono sui social media, questo può minare la loro fiducia in se stessi. Gli altri sono davvero meglio di me? Lanciati sul lavoro, costanti in palestra, attivi nella vita sociale, fidanzati felicemente: e io?
Potremmo chiamarla gelosia o insicurezza digitale, ma è molto più gravoso per una persona ansiosa: ci mangia dentro, fino a che gran parte della nostra fiducia in noi stessi ha lasciato l’edificio.
Peggiora il rapporto con il Sè corporeo
Vi è una forte correlazione tra ansia, depressione e immagine negativa del corpo. Se trascorri troppo tempo incollato a Instagram (in particolare l’Instagram delle celebrità, o delle così dette influencer), è probabile che diventerai ansioso. Le foto, spesso ritoccate e filtrate (quasi mai autentiche e spontanee) hanno un impatto molto negativo sulla nostra autostima e sull’idea che abbiamo della nostra fisicità. Dedichiamoci a guardare foto dei paesaggi e #travel_blogger piuttosto!
Trascorri meno tempo con le persone a cui tieni
Potresti pensare che tu sia più in contatto con il mondo che ti circonda, essendo altamente attivo sui social media, ma in certi casi è vero esattamente l’opposto. Gli studi hanno dimostrato che è comune che le persone che utilizzano di più Facebook si sentano infelici e sole. Più siamo connessi meno trascorriamo tempo di qualità con amici e familiari che conosciamo e amiamo.
Questo è ancor più vero per chi soffre d’ansia: starsene al riparo da occhi indiscreti, socializzando solo protetti da uno schermo, è molto allettante. Ma l’isolamento continuo non è sano, e questo è proprio il rischio a cui ci espongono i social.
Trascuri te stesso e ti ‘dedichi’ agli altri
Trascorrere tanto tempo a curiosare nella vita degli altri (le loro vacanze, il lavoro, la vita di coppia, e tutto quello che le persone oggi tendono a condividere con il mondo con estrema facilità), spesso si traduce in levare del tempo alla propria vita (ai propri interessi, alle proprie vacanza, al proprio lavoro, alla propria vita di… ecc ecc). Investiamo più tempo su di noi, e meno sui profili social di altre persone.
Chiudiamo gli smartphone e dedichiamoci a noi stessi!
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